la propoli estratta in alcool etilivo diventa un potente rimedio ai malanni del cavo orale
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta di questo meraviglioso antibiotico naturale con un pò di storia. Le api raccolgono ed elaborano la propoli da millenni e da millenni l’uomo la usa per svariati utilizzi.
Celebre è l’uso della propoli da parte degli antichi egizi per preservare i corpi nel processo di mummificazione.1
I greci facevano largo uso di propoli, soprattutto per curare ferite e piaghe, dato il suo potente effetto cicatrizzante. Ai greci si deve anche la coniazione del termine; è l’unione di due parole πρό pro “davanti” e πόλις polis “città” ; significa dunque letteralmente davanti alla città o a difesa della città. Questo perchè le api utilizzano la propoli per chiudere le fessure dell’arnia e difendersi da minacce esterne.
I georgiani del XVIII secolo utilizzavano la propoli per curare le carie dentarie; applicavano sui denti malati un mix di miele, olio d’oliva e propoli in parti uguali2
Celebre infine è l’utilizzo della propoli da parte dei liutai cremonesi, il più famoso dei quali è Antonio Stradivari che dipingeva i propri violini con un velo di propoli per proteggerne il legno e migliorare il suono dello strumento; sappiamo tutti il valore dei suddetti strumenti musicali.3
La propoli è una resina, emessa dalle gemme e dalla corteccia degli alberi. Alcune specie ( pioppi, betulle, salici, ippocastani, pini, abeti, querce, olmi, ontani ) sono particolarmente appetite dalle api le quali, nelle ore più calde della giornata, ‘staccano’ pezzetti di resina, ne fanno delle pallette che mettono nella loro borsa pollinica e , una volta cariche, tornano nell’alveare volando ‘a zampe aperte ‘ per non impiastrcciarsi. La propoli è infatti molto appiccicosa, difficile da lavorare. Una volta dentro l’arnia le operazioni di pulizia dell’ape bottinatrice possono durare anche ore. Le api magazziniere, con le loro zampette, staccano la propoli dalle sorelle e cominciano ad utilizzarla laddove serve, non prima di averla arricchita con le loro secrezioni salivari ricche di fermenti ed enzimi che potenziano ulteriormente il valore antibiotico naturale della sostanza.
avete mai appoggiato la mano su un tronco per poi ritrovarvela appiccicosa ? siete entrati in contatto con la propoli !
L’apicoltore ha un tesoro tra le mani. E’ saggio prelevare propoli in quantità misurate, altrimenti le api, con l’arrivo dell’inverno, si trovano sguarnite e potrebbero incorrere in problemi e malattie. Se sapientemente prelevata la propoli può garantire difese sia alle famiglie di api che all’uomo.
I metodi per prelevare la propoli possono essere principalmente due; o raschiare la sostanza naturalmente utilizzata dalle api dai bordi delle arnie e dai melari, una volta finito il raccolto, oppure sovrastimolare la produzione di propoli ( che male non fa, alle api piace lavorare ) ponendo delle apposite reti a maglia fina sopra il nido, così da stimolare le api a chiudere tutte le fessure e, una volta riempite, togliere le reti stesse e raschiare quelle, dopo aver raffreddato il tutto in congelatore per facilitarsi il lavoro. C’è da dire che questo secondo metodo è più pulito, la propoli di risulta sarà più pura.
la propoli estratta in alcool etilivo diventa un potente rimedio ai malanni del cavo orale
Sono molteplici i problemi che la propoli può alleviare o addirittura guarire. Se vi ferite, ha forte potere cicatrizzante; in questo caso, a meno che non abbiate molta autodeterminazione o un elevato livello di masochismo, sconsigliamo di applicare la soluzione idroalcoolica direttamente sulla ferita. Meglio una pomata a base di cera con propoli. Per tutte le problematiche del cavo orale la propoli ha effetti miracolosi, se applicata con costanza; gengiviti, carie, tonsilliti, raffreddamenti vari saranno nemici meno minacciosi. Se presa preventivamente la propoli può contribuire a tenere lontani questi tipi di malanni, soprattuto in inverno. Ha forti proprietà antibiotiche ed antimicotiche, antivirali ed antiossidanti.
Un consiglio pratico è di intingere un cotton fioc nella soluzione idroalcoolica di propoli e passarlo sulle gengive. Non vi farà ubriacare ma previene la placca e rinforza le gengive stesse.
Sono moltissime poi le ricerche scientifiche che indagano gli utilizzi della propoli in campi anche oncologici5. Pare che l’utilizzo costante della propoli aiuti a prevenire il formarsi di eventuali cellule tumorali.
Insomma se non volete spendere centinaia di euro in medicine ogni inverno, vi conviene decisamente fare una cura preventiva a base di propoli ( oltre che di miele ! ) ed assicurarvi un inverno certamente più mite da un punto di vista sanitario. In tempi poi di covid un aiuto dalla natura è sicuramente un’arma in più per rafforzare le proprie difese immunitarie.
la nostra fantastica soluzione idroalcoolica di propoli
Pensateci un attimo. Gli alberi emettono una resina per proteggere le proprie gemme, dunque il proprio futuro. Le api prendono un po’ di questa resina, la potenziano con i loro enzimi speciali e la usano per difendere la propria famiglia. Siete sicuri che non volete prendere esempio da alberi ed api e difendervi un po’ anche voi ?
Che aspettate a farvi una bella scorta di propoli ? Scriveteci se la volete ordinare !
1Probabilmente gli egizi utilizzavano direttamente la resina degli alberi per ‘verniciare’ i corpi imbalsamati e preservarli nel tempo; oltre a ciò utilizzavano anche la cera d’api.
2Probabilmente aveva ottimi effetti anche sull’alitosi…
3https://www.repubblica.it/economia/finanza/2014/03/27/news/stradivari_all_asta_per_32_milioni_infrange_il_suo_stesso_record_tra_gli_strumenti-82038496/
4Non siamo medici, tutto ciò che vi diremo da qui in poi è vero ma consigliabile verificarlo sotto consiglio medico o naturopata.
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